Ci sono dialetti in Brasile?

Secondo le ultime statistiche, il portoghese è, tra le lingue romanze, la seconda più parlata al mondo. Solo lo spagnolo la supera in termine di numero di parlanti. Debbo sottolineare che, nonostante il portoghese abbia subito delle variazioni in ogni paese in cui viene parlato, mantiene una struttura capace di renderlo perfettamente comprensibile dal Timor Est al Portogallo, dal Brasile alla Cina (gli idiomi ufficiali a Macau sono il portoghese e il cinese). Questa detta "semi-omogeneità linguistica" del paesi lusofoni deriva da un accordo ortografico, la cui principale caratteristica è di garantirne una similitudine minima.

Tuttavia, nemmeno un accordo ufficiale è capace di impedire la peculiarità della lingua quando essa esca dai manuali e diventa viva nella bocca del popolo. In Brasile, per esempio, dato che si tratta di un paese di dimensioni continentali, non è una sorpresa costatare la diversità delle espressioni idiomatiche. Infatti, c'è una certa variazione tra il portoghese parlato in Salvador di Bahia e quello di Porto Alegre, città del Rio Grande do Sul. Tuttavia evidenzio che, malgrado quello che dice la Wikipedia italiana, in Brasile non ci sono i dialetti. Lo dico, ovviamente, se consideriamo "dialetto" la definizione fornita da Treccani, il cui testo può essere verificato online. Mi pare che lo sbaglio sia considerare che gli accenti siano dialetti, e veramente non lo sono. La differenza tra il portoghese detto "baiano" e quello detto "gaúcho" (si pronuncia "gaúscio") è musicale, riguarda la melodia della voce. Non è assolutamente una differenza ortografica.

Anche se le espressioni idiomatiche locali possono eventualmente creare dei fraintesi, uno si accorge facilmente che si trattino di peculiarità locali che cambiano sopratutto con il tempo. Per esempio: a Salvador di Bahia, e solo lí, è di moda l'uso dell'espressione "barril", il cui significato è "un guaio". Ma questo è un modo di dire recente, non ne ho mai sentito duranti i miei trent'anni vivendo lì. Curiosamente, quelli che vivono a Salvador in genero non sanno precisare quando e perché quest'espressione nasce e si sbagliano quando pensano che sia stata sempre usata. "É uma brasa" (in italiano: "è meraviglioso"), espressione carioca tipica degli anni 60 e famosissima nelle telenovele, sopravvive per vent'anni e, all'improvviso, scompare. Nessun oltre i personaggi delle finzioni d'epoca la dice oggigiorno. Lo stesso riguarda il portoghese parlato in Brasile e in Portogallo: è la medesima lingua, segue la regola ortografica, malgrado ci sono delle variazioni nella musicalità del parlare e nelle espressioni idiomatiche locali.

Ossia, non si può mai paragonare un "dizionario baiano" con un "dizionario bolognese". Il bolognese è una lingua propria, diversa dall'italiano. Dall'altra parte, il dizionario baiano (famoso e divertente) non ci introduce a una nuova regola grammaticale, ma solamente ci spiega un modo particolare di usare le parole regolarmente conosciute nella lingua portoghese. Quando in Bahia uno dice "meu rei" (in italiano: "mio re"), non lo fa perché si vede davanti a una maestà, ma a qualunque sia l'interlocutore. "E aí, meu rei?" è solo una forma tenera di dire "tutto bene?". Forma neutra: vale anche per le donne.

Curiosamente, in Bahia siamo tutti maestà.

Nenhum comentário:

Postar um comentário